XII Commissione Affari Sociali Camera Deputati: Audizione SINAFO su Distribuzione Diretta e Distribuzione per conto

Distribuzione Diretta
Il Segretario Generale di Fassid Sinafo Roberta Di Turi relaziona davanti alla XII Commissione (Affari sociali)

Come noto, l’Ufficio di Presidenza della XII Commissione permanente (Affari Sociali), ha deliberato l’11 gennaio c.a., l’avvio di “Indagine conoscitiva in materia di «distribuzione diretta» dei farmaci per il tramite delle strutture sanitarie pubbliche e di «distribuzione per conto» per il tramite delle farmacie convenzionate con il servizio sanitario nazionale e attuazione dell’articolo 8 del decreto-legge n. 347 del 2001 (legge n. 405 del 2001). Il motivo che ha spinto la Commissione a porre in essere questa indagine conoscitiva è stato quello di approfondire una serie di elementi di criticità e, in particolare, quelli evidenziati “da organi di stampa, da associazioni di categoria, da associazioni di consumatori e da esponenti politici, che ne lamentano le disfunzioni. Sotto il profilo strettamente economico, infatti, a fronte del risparmio derivante dalla minore spesa per l’acquisto, le strutture pubbliche sostengono notevoli costi sommersi (gestione delle gare, del magazzino, farmaci scaduti, furti, sprechi, personale dedicato, costi fissi di varia natura ecc.) che, sostanzialmente, annullano il presunto risparmio. Se si analizza, poi, l’impatto che la norma in esame ha avuto dal punto di vista sociale ed economico sulla vita degli assistiti, è possibile osservare che la distribuzione diretta comporta pesanti disagi per i malati e i loro familiari, costretti ad affrontare lunghe file e gravosi e onerosi spostamenti per ottenere medicinali che potrebbero più facilmente ritirare in una farmacia poco distante dalla propria abitazione anziché recarsi nell’unica e lontana struttura sanitaria pubblica, peraltro sottoposta ad orari di servizio limitati e penalizzanti per i cittadini”.

Questo, in estrema sintesi, è il quadro sul quale la Commissione ha deliberato l’indagine conoscitiva al fine di appurare, sostanzialmente, la realtà della situazione e l’eventuale rivisitazione di tutto l’impianto normativo sul quale si basa il sistema distributivo in DD e DPC.

L’acquisizione degli elementi necessari allo svolgimento dell’indagine sarebbe avvenuta tramite audizioni di 22 soggetti (Ministero della Salute, ISS, CSS, Conferenza delle Regioni, Agenas,, FNOMCEO, FIMMG, FEDERFARMA ecc.). Insomma tutti, meno coloro che sono gli attori veri dell’intero processo: i dirigenti Farmacisti del SSN (ospedalieri e territoriali).

Sinafo e Sifo, a questo punto, hanno immediatamente fatto rilevare, anche a mezzo stampa, la sorprendente perimetrazione dei soggetti invitati all’audizione e la non considerazione dei dirigenti Farmacisti del SSN.

La nostra azione ha ottenuto l’effetto desiderato.

La platea degli “audibili” si è allargata anche a Sinafo, Sifo e Sifact che sono stati così ricompresi nell’elenco.

A questo punto Il Sinafo ha istituito un gruppo di lavoro (Di Turi, Console, Paese, Blasi, Pagnozzi, De Rosa) che, in tempi brevissimi, ha prodotto un documento intitolato “La Distribuzione diretta e per conto: le canalizzazioni distributive”. Questo documento ha rappresentato il contenitore dal quale sono state attinte (operazione estremamente delicata in quanto la sintesi doveva “coprire” i punti salienti della questione) le slides che il nostro Segretario Generale ha presentato nell’audizione che si è tenuta il giorno 8 marzo.

Tutti coloro che hanno avuto l’occasione di ascoltare l’intervento di Roberta Di Turi, hanno potuto apprezzare la chiarezza e la profondità delle motivazioni addotte a sostegno dell’attività espressa dalla professione farmaceutica pubblica all’interno del circuito assistenziale della dispensazione diretta sia in termini di qualità del servizio sia in quelli di economicità del sistema. Il nostro Segretario Generale ha, di fatto, saputo smontare pezzo per pezzo tutte quelle fumose e indimostrate (anche perché non dimostrabili) accuse avanzate da qualche parte circa lo spreco delle risorse, gli scaduti accumulati, la diseconomicità, i costi occulti, il disagio dei cittadini utenti ecc. Al contempo, ha saputo focalizzare l’attenzione anche sulla questione fondamentale che riguarda il monitoraggio clinico che, ha puntualizzato Roberta Di Turi, viene favorito e garantito attraverso l’attuale percorso che consente di seguire il paziente per il tramite delle stesse strutture eroganti.

Il messaggio finale, al termine di una perfetta e inattaccabile analisi che il Segretario Generale ha voluto lasciare, rappresenta e testimonia il radicato sentimento di appartenenza e di fedeltà ai principi che riguardano la cura del paziente da parte dei Farmacisti ospedalieri e territoriali del SSN. Siamo convinti che questo messaggio, che di seguito riportiamo, abbia lasciato un segno indelebile in tutti coloro che hanno avuto la possibilità di ascoltarlo.

“La cessione di linee di attività da pubblico a privato ovvero dal soggetto che per definizione non può trarne profitto a quello che ne trarrebbe (eccome), dovrebbe indurre ad un’adeguata riflessione i decisori finali. Ciò che è certo è che, se professionisti dipendenti dalla pubblica amministrazione insistono sull’utilità della DD e ne sottolineano la qualità a garanzia dei pazienti più fragili pur facendosi carico di una mole di lavoro decisamente impegnativa è perché ci credono fermamente avendo constatato e valutato i risultati positivi che hanno compensato i loro sforzi. La soddisfazione consiste soprattutto nell’avere contribuito negli ultimi venti anni a fare in modo che la Distribuzione diretta abbia potuto garantire e stia garantendo l’accesso ai farmaci innovativi e alla sostenibilità del sistema”.

Giangiuseppe Console

(Presidente Nazionale)




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